CONSIGLI PRATICI PER UNA 42 KM DI SUCCESSO

 

Il giorno prima della gara è preferibile correre per non più di 20-30 minuti e poi eseguire qualche allungo in scioltezza o addirittura optare per il riposo. Durante la giornata rilassatevi e utilizzate le gambe il meno possibile;

Partire a freddo è negativo per tutti: è sufficiente riscaldarsi correndo piano una decina di minuti per poi eseguire qualche esercizio di stretching;

Se si rimane intrappolati nelle gabbie per parecchio tempo prima del via e fa freddo, è buona norma indossare indumenti vecchi o la busta di plastica a sacchetto fornita generalmente dall’organizzazione, da gettare via poco prima della partenza;

Una partenza ”a palla” può compromettere il risultato della maratona – partite con calma andando subito a ricercare il ritmo previsto da aggiustare eventualmente al primo segnale chilometrico;

Ricordatevi di sistemare bene il chip;

Fate il doppio nodo alle stringhe delle calzature;

I calzini devono essere in buono stato meglio se nuovi – usate quelli specifici per il running che non hanno cuciture molto spesse e sono rinforzati nei punti cruciali;

La vasellina è la più grande amica del podista: deve essere spalmata sotto le ascelle, sui capezzoli, all’interno delle cosce, sui piedi (in particolare tra le dita), sotto la pianta e sotto e dietro il tallone – meglio abbondare che fare economia;

Sui capezzoli in alternativa alla vasellina si possono mettere dei cerotti (buono quello in rotolo di TNT bianco) –  in questo caso evitate di mettere anche la vasellina o di toccarlo con le mani unte altrimenti il cerotto non terrà  (possibilmente eliminate i peli nella zona interessata);

La settimana prima della gara correte poco: anche il riposo è un mezzo di allenamento. Se vi sentite stanchi  e con le gambe pesanti, correte poco e fate allunghi e stretching. Le ultime prove ripetute vanno fatte non oltre il mercoledì. L’ultimo lunghissimo non più vicino di 10-12 giorni alla gara. L’ultimo ritmo maratona va fatto una settimana prima della gara, ma non più lungo di 14-18 km;

Se fa freddo, a seconda della temperatura, indossate, sotto al completino sociale, una T-shirt di materiale traspirante, all’occorrenza anche a manica lunga e ,se servono,  anche  guanti e  fascia paraorecchie;

Da evitare assolutamente le scarpe nuove: vanno rodate in allenamento almeno un mese prima della gara;

Se tira vento l’unico rimedio  è di correre in gruppo, magari dandosi dei cambi al comando un po’ come fanno i ciclisti;

Se piove e non fa troppo freddo può essere il giorno ideale per la maratona (personalmente ho fatto il mio record in quelle condizioni). Un cappellino con la visiera consentirà di vedere bene la strada e farà soffrire di meno chi porta gli occhiali;

Se il percorso è misto come quello della maratona di Roma, affrontando la salita non va esasperata la spinta dei piedi, anzi è bene accorciare il passo, tenere alta la testa e non piegarsi troppo con le spalle. In discesa bisogna lasciarsi andare e stare rilassati. In pianura cercate di riprendere il ritmo il prima possibile;

Bere in maratona è un dovere. A ogni rifornimento afferrate il bicchierino o meglio ancora la bottiglietta (eviterete di strozzarvi) e bevete a piccoli sorsi. Bevete soprattutto acqua, ma anche gli integratori salini ipotonici. Va bene anche alternare un rifornimento di acqua e uno a base di integratori o di tè.

Dopo la mezza maratona, se ne  avvertite la necessità, potete mangiare qualche pezzo di banana o della frutta secca fornita in genere ai ristori;

Esistono in commercio maltodestrine sotto forma di gel, di facile assimilazione da prendere  in piccolissima quantità ogni 30 minuti circa di corsa;

Dopo la colazione è bene bere ancora un po’ di acqua fino a 30 minuti prima della partenza;

Se l’intestino fa i capricci correte ai ripari prima possibile e poi bevete un po’ di acqua a piccoli sorsi, evitando gli integratori;

Scaricate la vescica prima della partenza e se serve anche durante la gara;

Se vi coglie un crampo, stirate il muscolo, eventualmente facendovi aiutare, e ripartite piano, cercando di correre rilassati. Al primo rifornimento bevete;

Cercate di correre rilassati durante tutta la gara. Dovete sentire le guance che “ballano” e i muscoli delle spalle e i trapezi devono essere rilassati. Appena vi accorgete di essere irrigiditi, diminuite leggermente l’andatura e lasciate andare un attimo le braccia per poi riprendere il ritmo;

Durante la maratona si deve avere la sensazione di accarezzare il terreno coi piedi, non di calpestarlo;

Se doveste sentire un dolore fastidioso dalla parte del fegato niente paura perché quasi mai dipende dal fegato. Provate a fare qualche respirazione addominale profonda, magari fermandovi. In genere passa, altrimenti rallentate e ripetete la respirazione;

Se vi capita di arrivare a un certo punto, in genere dopo il 25°-30° km e sentite che le gambe non hanno più nessuna intenzione di andare avanti, probabilmente siete partiti troppo forte. Provate ad assumere un energetico a base di maltodestrine, quindi ripartite molto piano;

Ma quanto manca al traguardo? Ma chi me l’ha fatto fare? Sono i pensieri ricorrenti nella mente dei maratoneti quando mancano 10-15 km all’arrivo. Occorre stare rilassati, pensare che la fatica sta per concludersi e che tra poco si sarà soddisfatti per la propria impresa. La gioia all’arrivo sarà così grande che già vi verrà di pensare a quale sarà la prossima maratona. E, se come spesso capita, passando il traguardo, la commozione avrà il sopravvento, date libero sfogo alle vostre emozioni, sicuramente non vi farà male.

Dopo la maratona è bene non abbuffarsi di cibo. Concedetevi piuttosto un bel bagno rilassante o meglio ancora un idromassaggio (per chi ha questa fortuna). Ve lo sarete certamente meritato.

 

Fonte Sito www.maratoneta.it